Fabio Strinati presenta Stefano Burbi

FABIO STRINATI PRESENTA STEFANO BURBI

SE IO FOSSI DIO

Se io fossi Dio

non rapirei mai i sogni del bambino

che appena calpesta lieve la sabbia del deserto,

 

asciugherei ogni lacrima da ogni volto,

con un sorriso darei la pace,

e non avrei mai mandato un figlio

a morire abbracciato ad una croce,

ma mi sarei offerto io da abbracciare.

 

Se io fossi Dio,

non manderei più diluvi,

non mi nasconderei di mistero,

e non mi definirei buono ed onnipotente,

perché se Dio fossi Dio e fossi così buono

non permetterei quello che vedo

per le strade ogni giorno.

 

Se fossi Dio,

Non avrei mai inventato la morte,

non mi farei pregare per togliere quel male

che io avrei mandato,

ma non lo manderei affatto.

 

Se fossi Dio non vorrei mai un mondo così buio,

non avrei mai inventato il peccato,

e non chiamerei libero arbitrio

un dissennato incedere verso il baratro

di chi altro non può che cadere dal ciglio.

 

Se fossi Dio, sarei più giusto,

forse sarei più bravo,

forse fallirei anch’io.

 

Sono solo un uomo che chiede

perché hai inventato il male, mio Dio,

perché ci hai abbandonato,

perché farci morire per farci risorgere,

perché spingerci sull’orlo dell’abisso.

 

Se io fossi Dio, non avrei risposte,

se io fossi Dio, cambierei il mondo,

mentre il mondo adesso mi sta cambiando,

ferendomi profondamente.

 

E se tu fossi un uomo, mio Dio,

che diresti a me, se io fossi Dio?

 

 

A  MIA MADRE

LA PRIMA NOTTE IN PARADISO

 

Forse ora dove sei andata

Non puoi sentire il tempo,

Forse nemmeno sai che il mattino è ritornato.

 

Chissà quale sarà il colore dei tuoi prati adesso,

se il cielo è azzurro, se il mare è profondamente nero.

 

E forse sarai stupita di non sentire più

I suoni rimbombanti sulla terra:

ascolterai altre note, sentirai altre voci.

 

Non saprai distinguere la veglia dal sogno,

e forse capirai che fino a ieri

avevi visto solo ombre

della verità che ora solo tu conosci.

 

Forse la tua gioia sarà più forte del mio dolore,

ma vorrei bussare alla tua porta adesso

per chiederti se le sette note della terra

sono le stesse nella tua nuova dimora.

 

Qui ancora il sole sorge e muore

E per me è passata un’altra notte,

ma forse dove adesso vivi

non si conta più il tempo

e sei eternamente giovane,

mentre solo per me è passata una notte,

la tua prima notte

in Paradiso.

 

A MIA MOGLIE CARMELA

 

Sei il sale della mia vita,

sei la promessa dell’alba,

sei la speranza di ritrovare terra

per chi da troppo tempo è in mare,

sei la rugiada del mattino,

sei il sorriso per chi dispera,

sei la melodia che cercavo da tempo,

sei la strada che credevo persa,

sei la notte per chi è stanco,

sei il giorno per chi vuole luce,

sei il cammino dove non ci sono strade,

sei tutto quello che desideravo

e sei venuta all’improvviso, quando le mie porte erano chiuse.

Senza di te, non c’è più alba, non più terra,

non più terra verde, non più gioia, non più riposo.

non più strade, non più mete,

non più vita.

 

Sarà più facile che il sole prenda il posto della luna

che la notte illumini come il giorno

che il deserto all’improvviso dia frutti e rigoglio

piuttosto che io scordi il tuo nome

 

Sarà più facile che la pietra parli

piuttosto che io scordi il tuo viso.

 

Sei dentro il mio sangue e se ti lascio uscire

se ne esce con te la mia vita.

 

STEFANO BURBI: UNA BIOGRAFIA IN BREVE FRA MUSICA E LETTERATURA

Il fiorentino Stefano Burbi, laureato in Lettere, è scrittore, poeta, compositore e direttore d’orchestra. La sua attività si svolge infatti seguendo sia l’inclinazione alle Lettere che quella alla Musica che ha manifestato fin dalla più tenera età. In campo musicale, compone il suo primo brano musicale per pianoforte a 4 anni ed il suo primo pezzo orchestrale a 8 anni.

In campo musicale, dirige l’Orchestra Amadeus, presentando con successo sue composizioni, fino al 1992, quando, chiamato da importanti istituzioni culturali canadesi, il Maestro si trasferisce a Toronto, dove trova la sua consacrazione come compositore: dirige stabilmente la Toronto Academy Orchestra ed è direttore ospite di uno dei gruppi più prestigiosi del Nordamerica, la Canadian Chamber Academy, che lo elegge “composer in residence” nel 1993. Nel 1996 il Maestro viene insignito del prestigioso premio HOT DOCS come autore della migliore colonna sonora originale per il film “Annigoni: Portrait of an Artist” al Festival Internazionale del Cinema di Toronto.

Il Maestro vince importanti riconoscimenti per le sue colonne sonore anche a Chicago e a Roma. Il Maestro ha diretto prestigiose orchestre fra cui l’Orchestra Nova Harmonia, l’Orchestra Antonio Vivaldi, l’Orchestra della Nuova Camerata Italiana e dal 2007 è direttore stabile dell’Orchestra dei Filarmonici di Firenze, con cui svolge un’intensa attività concertistica. Dal 2007 al 2011 è stato Presidente dell’Associazione Mozart Italia ed ha insegnato Storia della Musica in prestigiosi Istituti italiani all’estero. E’ autore di oltre 800 brani, fra colonne sonore, musical, per film, balletti, musica sinfonica, da camera e sacra. La sua musica è stata eseguita in molti paesi con grande successo e nel 2012 e nel 2013 sue opere sono state inserite nei prestigiosi cartelloni del Festival Pucciniano, dell’Estate Fiesolana, del Teatro Giglio di Lucca. Nel 2016 è stato insignito del prestigioso Premio Apoxiomeno, per la Categoria Compositori, ed ha ricevuto il Premio insieme ad altri personaggi di livello internazionale, come l’attore Remo Girone, il disegnatore Milo Manara ed il regista Premio Oscar Paul Haggis. E’ stato definito “uno dei più eccellenti, intensi e prolifici autori contemporanei, capace di colpire il cuore dell’ascoltatore senza artifici o modernismi, ma con una scrittura “classica”, trasparente ed incisiva”.

In campo letterario, appena quindicenne, vince a Firenze un premio di poesia, la cui giuria è presieduta da Mario Luzi: ne segue la pubblicazione del suo primo libro di poesie (“Ho spolverato l’Uomo”), a cui fanno seguito, negli anni successivi, alcuni saggi su temi musicologici sulla Nuova Antologia.

Nel 1981 è titolare della cattedra di Lingua e Letteratura Italiana presso l’Istituto Michelangelo, nel 1988 è fondatore e direttore dell’Istituto Europeo, che lascia nel 1992 per trasferirsi in Canada con la moglie. A Toronto Burbi dirige un Centro di Lingua e Cultura Italiana, insegna Italiano presso l’Istituto Italiano di Cultura a Toronto e collabora in qualità di giornalista al Corriere Canadese, curando la parte di critica letteraria. Durante questa collaborazione, Burbi incontra ed intervista personaggi di spicco della Letteratura Contemporanea come Claudio Magris. Dal 1994 è vice direttore dell’Istituto Dante Alighieri, che poi lascerà per fondare nel 1997 l’Istituto Italiano, una prestigiosa Istituzione da lui diretta fino al 2014 e preposta alla diffusione della lingua e della cultura italiana per stranieri. Nel 2006 pubblica la raccolta di poesie “Frammenti di eterno”.