Moise – Beware of the Dylan Dog

Beware of the (Dylan) Dog !

che, tradotto dall’inglese, si riduce poi al nostro classicissimo “Attenti al Cane !

Anzi, al (Dylan) Cane,  per essere precisini.

Lo so, quando ci si riduce a fare dell’ironia su nomi & cognomi vuol dire che, umoristicamente parlando, siamo alla frutta ! Ma cosa si può dire di Dylan Dog ? Questo benedetto ragazzo ha tutto: un lavoro interessante, un assistente simpatico, amici fidati e – soprattutto – una donna in ogni porto (pardon, in ogni albo !)… Oltretutto è bello, spiritoso, astemio, animalista e pure vegetariano… in una parola: as-so-lu-ta-men-te perfetto ! Insomma, chi non vorrebbe essere Dylan Dog ? Eppure…

Proviamo ad immaginarcelo, il piccolo Dylan, alle elementari, quando la maestra affida il classico tema: “Parlate del lavoro del vostro papà”… Cosa poteva rispondere il povero DYD? “Papà fa l’idraulico ”, oppure “Papà fa il postino ”? No: “Papà fa lo scienziato pazzo e di notte ci riempie la casa di zombies …” e, sinceramente, ve lo immaginate l’imbarazzo del giovane Dylan ai colloqui genitori-insegnanti ? “Dottor Xabaras, Mrs. Morgana, Dylan ha di nuovo provato a esorcizzare la preside !”… Insomma, un’infanzia d’inferno !

E anche il presente, diciamocelo pure, non è che sia poi quella gran cuccagna! Certo, indagare nel mondo dei mostri deve essere affascinante per i primi giorni, ma quando un pover uomo non può neppure andare al bagno senza trovarci l’ Uomo Lupo, lo spettro di Maria Antonietta o la Mummia vivente (“Scusa Dylan, ho le bende in tintoria e ho usato la tua carta igienica !” ), allora la storia comincia a farsi pesante !

E anche le ragazze… suvvia ! Se Dylan Dog, grazie al suo fascino stropicciato da indagatore dell’incubo, riscuote un tale successo fra le bellissime, non è lecito pensare che – a maggior ragione – susciti tale effetto anche fra orde di vecchie carampane e petulanti zitellone ? E allora come mai non lo vediamo MAI inseguito da fanciulle men che stupende ? Forse questo accade fra una storia e l’altra, oppure – dubbio ancor più sottile – forse Dylan, le ‘bruttine stagionate’ non le riceve neppure ? Ah-Ha ! Allora non è poi così perfetto, lo vedete che avevo ragione ???

Un’ altra cosa che gli aspiranti inquilini di Craven Road dovrebbero tener presente, prima di gettare alle ortiche il diploma da ragioniere, è che – mostri a parte – la vita di Dylan Dog è una noia mortale ! Suona sempre lo stesso ‘pezzo’ al clarinetto, il Trillo del Diavolo, e lo suona così male che persino Belzebù lo ha pregato di darci un taglio ! Monta e smonta questo dannatissimo galeone (non potrebbe comperarsene uno già fatto all’ IKEA ?) e, quando è in vena di follie, va in pizzeria con Groucho ! Oppure va al pub con l’ispettore Bloch… e ordina UN TE’ ! In un PUB?

Siamo seri, gente: l’unico altro caso di spaccio di analcolici in una mescita di liquori, nel mondo del fumetto, è la camomilla che Cocco Bill ordina nel saloon di Paraponzi-Town !

Insomma, roba da suicidarsi ! E forse è proprio per questo che l’Oscura Mietitrice è oramai parte integrante del ‘cast’ della serie. Fra l’altro, come si fa a scambiare convenevoli con la Morte, senza incorrere in terribili gaffes ? “Ehilà, Mietitrice, COME VA LA VITA ?” e poi, confessiamolo, ad un’allegra festicciola fra amici la presenza della Dama con la Falce ammoscia un pochettino la serata: “Ciao Dylan, non mi presenti la tua amica?… Cosa fa di bello signorina?…” , Piacere, sono la Morte e mi occupo di sterminio…” ecco, capirete che un esordio di questo tipo non aiuta a rompere il ghiaccio !

E infatti gli amici di Dylan si contano sulle dita: Groucho, che è totalmente fuori di testa, Madame Trelkowski medium e spiritista, che pare un incrocio fra la strega Nocciola e Maga Magò, Lord H.G.Wells, una via di mezzo fra Pico de Paperis e Archimede Pitagorico, che circola per Londra in canottiera, boxers e calzini e infine l’ispettore Bloch, che parrebbe il più ‘normale’ del gruppo, ma che lavora in una Scotland Yard che ricorda i ‘Poliziotti di Keystone’ delle comiche di Stanlio e Ollio!

Meno male che ci sono loro: i Mostri !!! Brutti, sporchi e cattivi, demoni e serial killers, anime in pena e poltergeist, orchi e streghe, scienziati pazzi e alchimisti non proprio sani di mente, spiriti e folletti…

A dir la verità pare davvero strano che ‘Le potenze delle Tenebre’ non siano ancora riuscita a liberarsi di questo sedicente ‘indagatore dell’incubo’.

Voglio dire, non stiamo parlando dei Ghostbusters, con i loro aspirapolvere ectoplastici ad energia atomica, di Roderick van Helsing, con il suo corredo di paletti di frassino e pugnali d’argento, di Mandrake il mago, che – invece di Groucho – poteva avvlersi dei muscoli del nerboruto Lothar… Nossignori, stiamo parlando di un tipo qualunque, senza superpoteri (a parte il discutibile ‘quinto senso e mezzo’), che soffre di claustrofobia, mal di mare, vertigini, ha paura dei pipistrelli e si difende con una sfigatissima pistola che era già vecchia quando Dracula andava all’asilo !!!

Insomma, perché il Demone di turno non si limita a incenerirlo con un rutto, l’uomo lupo non se lo mangia in spezzatino o uno qualunque degli onnipresenti serial-killers non lo affetta come un cotechino ?

Io ho una teoria: i mostri hanno bisogno di Dylan Dog, di qualcuno che li capisca, li stia ad ascoltare e faccia loro ‘pat pat’ sulla spalla scagliosa ed irsuta… Più che un Ghostbuster, Dylan è un ‘Terapeuta dell’ Incubo’ a cui rivolgersi quando gli altri, i normali, diventano troppo incombenti e ‘mostruosi’. Mi piace pensare che calato il sipario, voltata l’ultima pagina, prima della prossima avventura, si ritrovino tutti lì, nel salotto di Dylan, a bere tè, chiacchierare del tempo e lamentarsi degli acciacchi: i reumatismi del ‘Mostro della laguna nera’, la laringite della Banshee, un principio di ruggine agli artigli di Freddy Kruger… cose così, da vecchi amici. UAAAAARRRRGGGH!

FINE…?