Gordiano Lupi - Bruciaglie - di Gabriele Greco

Gordiano Lupi – Bruciaglie – di Gabriele Greco

Gabriele Greco
Bruciaglie
peQuod Edizioni – Euro 14 – Pag. 90

Gabriele Greco (1978) è toscano di Fucecchio, diplomato al classico e laureato in lettere a Firenze, vive da tempo in Svezia, dove insegna italiano, francese, spagnolo e arti visive in un liceo, oltre a scrivere poesia intensa e profonda, dando voce a emozioni e sentimenti con l’uso del verso libero e una felice scelta lessicale. Quanta vita manca alla vita, / adesso che vorrei un pensiero / semplice, una stretta di mano / o una carezza sincera. Mentre si svela / ai miei occhi sgomenti / che la trama è ormai svanita / e l’ordito rimestato. Il poeta ama suscitare emozioni in chi legge e in chi ascolta, si affida al potere della parola come stupore, come un prodigio che si ripete secondo le più assurde combinazioni. Nelle sue liriche notiamo sentori del Pascoli simbolista, suggestioni leopardiane, molta poesia surrealista e decadente, persino il ricordo di autori come Rimbaud e Verlaine. Le poesie di Greco si distinguono per la presenza di un tu femminile, forma di presenza – assenza onirica e carnale, portatrice di salvezza e di tormento, di amore e disamore. Un tu che rappresenta simboliche presenze che possono esistere o esserci state, al tempo stesso prefigura suggestioni fantastiche ed evoca possibili nuovi scenari. Le bruciaglie del poeta sono le sterpaglie secche, che servono ad accendere il fuoco, nel nostro caso il fuoco della vita. L’arte, la poesia è composta di bruciaglie, fuoco che purifica e rigenera, che nasce dal dolore e dalla sofferenza per scavare nel profondo delle nostre esistenze. Fare poesia significa trasmettere una memoria storica, i nostri ricordi, un passato indimenticabile, intense suggestioni da non smarrire lungo il terreno impervio della vita. Un altro elemento importante della poesia di Greco è la grande attenzione alla natura, evocativa e concreta, fatta di boschi e deserti, mari e colline, panorami innevati, simboli per un altrove, per uno spazio fuori dal tempo. Gabriele Greco, proprio con il valore dei suoi versi, dimostra al lettore quanto sia importante continuare a scrivere poesia. Leggiamo alcuni testi, perché la poesia va gustata per il suono stesso delle parole, per la sua musicalità, invece che spiegata. Le poesie di Bruciaglie sono prive di titolo.

1.

Non importa
se il tuo cuore abbia
taciuto
o si sia voltato
dalla parte sbagliata,
sognando lune
da afferrare
o stelline di carta
da desiderare.

È l’amore forse che vince.

Addosso
hai una croce
senza chiodi

perciò sei libera.

2.

Limpida
è l’estate.


La salvezza dei cuori
è nel sussurro
di questo cielo.

3.

Quanta vita manca alla vita,
adesso che vorrei un pensiero
semplice, una stretta di mano
o una carezza sincera.

Mentre si svela
ai miei occhi sgomenti
che la trama è ormai svanita
e l’ordito rimestato.

4.

O luna nuova,
par che tu distenda
il tuo velo lattiginoso
su questa sera
già abbrunita
nella desiata attesa.

Gordiano Lupi