Vincenzo Trama – “Più a est di Radi Kürkk” di Gianluca Di Dio

Gianluca Di Dio

Più a est di Radi Kürkk

Ed. Voland – euro 15 – 112 pagine

Le Edizioni Voland continuano a farci male per bene. 

Sempre controcorrente e in perenne lotta con il buon gusto che attinge alla presunta normalità, ci regalano ora un piccolo gioiellino nero, claustrofobico e inquieto sin dalla copertina, opera dell’artista Giacomo Costa.

 Più a est di Radi Kürkk è un libro nel libro che racconta in prima persona la storia di Lucio, un giovane senza più famiglia che vive in un non luogo di nome Luz, paese vicino agli argini di un fiume gonfio d’ acqua – e dove la luce, al contrario del suo nome, non spunta mai – . In un corredo di desolazione le giornate di Lucio scorrono senza lampi di vita fino a quando non  incontra il dottor Cervellati, vecchio amico del padre e unico dentista del paese. Tra i due scocca una scintilla che finirà per legarli (loro malgrado?) in un topos biblico, mentre il resto dell’ umanità soccombe come da leggenda genesiaca. In mezzo un vecchio carteggio del padre, quello che dà il titolo al libro stesso, e che Cervellati regala a Lucio affinché possa capire a cosa deve andare incontro.

Lucio ci annega letteralmente dentro, e noi con lui. La scrittura di Di Dio è densa, magmatica, scorre come un orgasmo di pece in piena, travolgendo qualsiasi cosa incontri. Ho terminato questo libro dope poche ore, in un’ apnea nevrotica che chiedeva un appiglio, senza darmene. La disperazione, che assume a volte contorni grotteschi, è al limite condivisa, ma mai sconfitta. Virna, all’ apparenza personaggio salvifico all’ interno del rapporto tra Lucio e Cervellati, diventa presto ingranaggio oliato in questo meccanismo di umida e inevitabile sconfitta, che Di Dio scrive compiacendosi di saperla narrare con raffinatezza lugubre, da cesellatore di storie nere, nerissime. 

Se avete intenzione di regalare un libro che a Natale possa farvi sorridere più del vino e della buona compagnia, evitate. Siamo nell’ ambito della disillusione e della solitudine, quella vera, che non chiede altro di essere lasciata in pace. In attesa, ovviamente, di una salvezza. Che qui forse non troverete mai. E nemmeno  Più a est di Radi Kürkk.

Vincenzo Trama