
Menotti Lerro – Rubrica empatica –
Inauguro questo spazio, per il quale ringrazio sentitamente il Presidente Gordiano Lupi e il direttore Vincenzo Trama, introducendo al lettore le basi storiche e teoriche del Movimento letterario, artistico, filosofico e culturale sorto in Italia nel 2020: l’Empatismo.
Dunque, per ben chiarire, devo premettere che i miei studi tendevano da sempre in questa direzione, avendo conseguito un primo titolo accademico in Lingue e Letterature Straniere con una tesi sul Modernismo e sui poeti Thomas Stearns Eliot ed Eugenio Montale, sulla loro lezione impersonale per la poesia e per le arti tout court.
Affini, ma diametralmente opposti, furono gli studi post-lauream, dapprima presso l’Università di Reading, UK, con il Master of Arts interdisciplinare sul corpo e la sua rappresentazione e con la dissertazione dedicata al genere autobiografico nel romanzo e alle problematiche di genere, per poi conseguire un Dottorato in Letterature Comparate che poneva al centro di una questione post modernista la poesia autobiografica in Italia, Inghilterra e in Spagna (e l’idea di innovare l’autobiografia come genere letterario, proponendo una maggiore efficacia del verso rispetto alla prosa per raccontare le vicende dell’io) per poi conseguire un’ultima Laurea in Lettere dedicata all’amico poeta Giampiero Neri.
Fu nel 2019 che, trovandomi a fare un corso presso l’Accademia di Belle Arti di Brera sulle intersezioni tra Arte e Letteratura, decisi di dare vita, insieme al Docente e Artista Visivo Antonello Pelliccia, al Centro Contemporaneo delle Arti, con lo scopo di dare gloria all’Arte stessa. Il discorso inaugurale dal titolo “Sulle Arti” fu da subito percepito dal filosofo Remo Bodei come “Nuovo Manifesto” e da lì la pubblicazione del “Nuovo Manifesto sulle Arti”, dapprima in rivista e poi in volume.
Intanto di lì a breve mi ritrovai a Edimburgo come Visiting Scholar e con molte speranze nel futuro prontamente, ahimè, azzerate da un’inaspettata e folle pandemia di COVID-19 che mi costrinse a tornare di corsa nel mio paesino. Mesi difficili per tutti, nel mezzo dei quali una mattina mi svegliai e, guardandomi allo specchio, dissi ad alta voce: “Oggi nasce l’Empatismo! E nasce come reazione alla chiusura fisica e psicologica in cui il mondo è sprofondato”.
Tracciai così il primo Triangolo Culturale del Cilento Antico: Omignano “Paese degli Aforismi”, Salento “Paese della Poesia”, Vallo della Lucania “Sede del Centro Contemporaneo delle Arti”. Queste entità neo culturali, già in precedenza da me ideate nell’ambito del Premio Internazionale Cilento Poesia, iniziato nel 2017, mi sembravano rappresentare l’epicentro perfetto nel quale far sbocciare il Movimento. E ben presto altri 23 borghi aderirono formalmente all’idea, dandomi così modo di sviluppare una Piramide Culturale del Cilento (senza ordine gerarchico tra i borghi) che aveva al suo vertice il Monte Stella, con i suoi megaliti (specie “la pietra del bastardo”) da noi considerati antichi dèi empatici capaci di rigenerare il territorio salernitano e, per estensione, l’Italia e il Mondo nelle loro fertilità.

Il volume d’esordio, La Scuola Empatica, con i primi 100 “Maestri Empatici” aderenti, fu pubblicato dall’editore Giuliano Ladolfi di Novara, mentre il secondo testo uscì per la Cambridge Scholars in Inghilterra. Giova, inoltre, ricordare che è stata pubblicata, nel gennaio del 2025, l’antologia dei Poeti Empatici Italiani (Genesi editrice di Torino), e che un ultimo volume, per adesso, inerente al Movimento, sarà pubblicato a breve per la casa editrice Armando Curcio.
Fa piacere notare che il Movimento sia stato apprezzato da riviste letterarie e quotidiani nazionali come “Avvenire” e “Affaritaliani”, così come da giornali esteri che hanno dedicato allo stesso ampia attenzione. Prevista ancora una mostra di Arte Visiva che presenterà gli Artisti Empatici d’Italia.
Il mito simbolico del Movimento si chiama Unus: figlio di Zeus e di una donna mortale, rappresentante l’Artista Totale poiché, semidio, parlava esclusivamente in versi, aveva un corpo statuario adornato da dipinti maestosi che mutavano a ogni nuovo spuntar del sole, camminava solo danzando e la sua anima era raffinata melodia. Questo personaggio fu, per invidia, ucciso e smembrato dai suoi fratelli, i quali ne gettarono i resti nel fiume Alento determinando così l’antica separazione delle arti da allora sempre tendenti a un ricongiungimento. Riunione che, dal nostro punto di vista, è oggi avvenuta attraverso il collegamento empatico tra gli artisti di ogni singola arte.
Unus, personaggio da me sognato e da Omar Galliani disegnato, si mostra con fierezza adesso sulla copertina dell’antologia dei Poeti Empatici.
Concludo facendo presente che la visione dell’Arte – intesa come unica e indivisibile nei principi e nelle pulsioni primarie e capace di generare gioiosi / dolorosi impulsi verso quanto non si possiede come si vorrebbe, per poter esprimere al meglio determinati concetti e sentimenti percepiti e che richiedono di prendere forma – è espressa anche attraverso i dieci punti chiave del Movimento che, come ha affermato Mauro Afro Borella rappresenta, probabilmente, il primo movimento del post postmodernismo.
- la rivalutazione degli studi classici.
- la valorizzazione della tradizione.
- l’importanza della indivisibilità e interdisciplinarità delle Arti.
- il rifiuto della specializzazione in campo artistico.
- l’affermazione di una figura di Artista maggiormente coinvolto nella società civile.
- lo sviluppo dell’intelligenza emotiva attraverso le Arti.
- lo sviluppo delle Arti attraverso le emozioni.
- il concetto frammentario di “verità”.
- la denuncia delle eccessive influenze tra Artisti dovute all’immediatezza dei mezzi di comunicazione.
- la ricerca dell’Artista Totale (Il Genio, capace di coltivare tutte le Arti in modo alto e parallelo; o l’insieme di più soggetti che empaticamente si uniscono per formare tale figura).
Nell’antologia Poeti Empatici Italiani sono stati inseriti i seguenti poeti:
F. Arminio, A. Bertoni, C. Calabrò, R. Carifi, E. Coco, M. Cucchi, M. Dagnino, M. De Angelis, G. Fantato, G. Frene, M. Fresa, V. Guarracino, S. Gros-Pietro, T. Kemeny, V. Lamarque, L. Lerro, M. Lerro, F. Loi, V. Magrelli, D. Maraini, G. Neri, G. Pontiggia, D. Rondoni, O. Rossani, T. Rossi, M. Santagostini, G. Sica, L. Sorrentino, E. Testa, E. Pecora, R. Tempesta, G. Villalta, L. Voce.
Menotti Lerro
I commenti sono disabilitati, ma trackbacks e pingbacks sono abilitati.