
Vincenzo Trama – I punkinari – di Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini
Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini
I punkinari
Nepturanus Editore – 128 pagine – Euro 14,90

La Nepturanus, una piccola casa editrice, anzi microscopica, “una capanna editrice, al limite una tenda editrice”, come dicono di sé, con gaudente autoironia, muove ironici – ma non sempre – passi in ambito editoriale sfruttando un paio di citazioni e/o frasi che noi Fogliacci non possiamo non apprezzare. Nella home page, ad esempio, nella sezione “chi siamo”, si esprimono così: Meglio essere dilettanti che lavorano in maniera professionale, piuttosto che essere professionisti che operano in modo dilettantesco.
Uno spirito che ci piace e che condividiamo, come anche questo libro scritto da Alessandro Pagani e illustrato da Massimiliano Zatini: questo duo di giovinotti dalla penna e dalla china ribelle e anticonformista, ha dato il via a una serie di vignette che si trovano oggi nella raccolta “I punkinari”, prima uscita della collana “Chicche di riso”. I due protagonisti sembrano proprio essersela svignata direttamente dall’url della casa editrice, andando ad impestare le pagine vuote del primo libro bianco da occupare. Non si negano mai una freddura, né un commento irrancidito, che sia il caldo tropicale di queste estati sempre più bollenti o la notte di Natale, con tanto di regali e boccia di spumantino a far corredo. E il tutto dall’alto della loro panchina, o meglio punkina, da cui proprio il titolo del libro. Entrambi calciatori – uno con una pregevole maglia 666, l’altro con un mohawk rosso rubino – non hanno pretese di battagliare nell’ipotetico campo che si dipana ai loro occhi, sfogando a tibiate una rabbia repressa che non hanno e che non vogliono accumulare. Pedagogicamente sono l’esempio più retto di educazione che ho visto da tempo a questa parte: la loro è una partecipazione contemplativa, zen, tanto della partita – alla quale comunque non assistiamo mai – quanto della vita – zero reel, niente post su Fb, live su Twich manco a parlarne. I due stanno lì, e arguiscono, senza problemi, su quanto gira attorno a loro, senza dedicare un solo istante a quando accade davanti a loro, nel rettangolo di gioco. Dalle loro labbra, che pure non vediamo mai, sfilano dubbi esistenziali a cui a turno rispondono con ironia talvolta pungente ed altre no: ma non è questo che conta, dopotutto. È il loro dare le spalle – letteralmente – ad un pubblico che non gli appartiene ed è un loro dare le spalle – metaforicamente – a chi invece si accanisce dando più importanza di quello che si dovrebbe a una partita di calcio (o la vita, magari?).
Pagani e Zatini ci offrono due personaggi non personaggi che stonano di certo con chi a gomiti alti vuole prendersi il palcoscenico, facenda incetta di views e like. E a noi ci piacciono così, un po’ come questi strani tipi di Nepturanus che non conoscevamo, neanche di spalle. Fateci sedere anche a noi, già che ci siamo, su quella punkina. Senza stringerci nemmeno, vedrete, ci staremo poi tutti. Scommettiamo?
P.s.
I due punk sono presenti anche nelle nostre tavole alter-native. Grazie a Pagani e a Zatini per il loro contributo!
Vincenzo Trama
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