
Vincenzo Trama – Il grande libro della scrittura – di Marco Franzoso
Marco Franzoso
Il grande libro della scrittura
Il saggiatore – 720 pagine – Euro 18

L’ennesimo libro che vuole insegnare qualche trucchetto a esordienti da spennare? Macchè. Questo libello di “appena” 720 pagine – ma che filano veloci, veloci davvero, come una chiacchera al bar con un amico – ti induce a ragionare anzitutto sull’approccio con la raffinata arte della scrittura.
Partendo dal consueto presupposto che vale molto più la pena accostarsi alla stessa solo dopo aver compreso appieno come diventare un “buon” lettore – e il virgolettato è d’obbligo – Franzoso offre diversi spunti a cui attingere per poi immergersi a piene mani nella scrittura e sporcarsi l’anima con la storia che ciascuno di noi ha covato o sedimentato dentro. Da un lato infatti questo libro è la condivisione di modelli che hanno ispirato l’autore, Melville e Flaubert su tutti, con l’analisi tecnica di come comporre una storia, indagando sul campo, prestando attenzione ai suoi meccanismi interni e imbastendo una serie di riflessioni operative sulla costruzione dei personaggi, sui tempi verbali da utilizzare e sui punti di vista. Ma dall’altro è proprio una dichiarazione d’amore al processo empatico della scrittura, a quella sorta di magia che scaturisce dall’approccio che si ha quando si ha la brama di narrare una storia, qualunque essa sia. Franzoso lo esplicita a più riprese, come un fratello maggiore – o un amico, si diceva prima – che invita a lasciarsi sedurre proprio da questi afflati, che sono quelli più evocativi e poetici, e quindi quelli che dobbiamo preservare con più cura per poter poi lavorarci di lima e scalpello.
La bellezza di questa opera omnia davvero completa, ricca di riferimenti teorici e pratici, sta proprio nell’approccio confidenziale con cui si articola; non si tratta solo di far comprendere quanto non basti una semplice buona idea, ma di come strutturarla, rendendola solida e robusta, capace di reggersi solo su venticinque parole e su una scaletta che il nostro illustra con riferimenti ad episodi personali, legati alla sua carriera editoriale. In tutto questo percorso c’è quindi una progressiva e costante impalcatura che il Franzoso erige minuziosamente, non lasciando nulla al caso: i vari esercizi che propone – se così poi possono chiamarsi – non sono altro che un invito a lasciarsi ammantare dal fascino della scrittura stessa, allo slancio delle sue infinite seduzioni, che di per sé sono già un invito al corteggiamento con la parola stessa, sfidandola sul suo campo. Non annoiarla, né annoiarsi, nel momento in cui ci si apre spontaneamente a lei.
La sezione finale, poi, cioè le ultime trenta pagine del libro, valgono da solo l’acquisto del libro – a proposito, prezzo abbordabilissimo, vista la mole dell’opera – Nella conclusione del manuale, infatti, Franzoso si lancia in consigli a volte di una pagina, a volte di un paio di righe, che sono come pacche sulle spalle dopo un ultimo bicchiere al banco, quando il nostro locale preferito sta per chiudere.
Un ottimo spunto di riflessione per chi ama leggere e scrivere, da custodire gelosamente un po’ come le copie del libro stesso, realizzate con quattro cover differenti: quella è in mia possesso richiama il Moby Dick, ma ho cercato invano quella con il riferimento a Lolita. E voi? Quale avete?
Vincenzo Trama
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