L'approfondimento di Angelo Barraco - The Ultimate F CK

L’approfondimento di Angelo Barraco – The Ultimate F CK

“The Ultimate F CK – A blog book 2011/2017” è un libro di  Flavio Campagna in arte Kampah o anche F CK, nato a Parma il 6 novembre 1962. E’ un regista, pittore, designer, illustratore, fotografo e stencil artist di fama internazionale. Ha lavorato e vissuto in luoghi sparsi del mondo, dalla sua città natale, Parma, a Londra, Roma, Los Angeles, San Francisco, Amsterdam , Bali e Sydney. Il libro di Kampah racconta percorsi di vita attraverso immagini che immortalano luoghi da lui riqualificati con un meticoloso lavoro in cui prevale lo studio del colore, l’armonia e l’equilibrio delle forme. Un’arte che non ha confini di tempo né di spazio, mostrandosi imponente con le sue raffigurazioni mitologiche che ne esaltano la bellezza e trasformano il cielo grigio di quelle periferie che spesso sfioriscono al margine di una società che punta al progresso centrista. Pareti, mostre in ogni parte del mondo, collaborazioni con artisti, personaggi dello spettacolo di fama nazionale e internazionale, poi Hollywood, l’Italia e il sorriso di un uomo che abbraccia con umiltà ogni genere di arte che collima in una forma rappresentativa di espressione artistica in cui la vernice che sporca le mani, graffia al contempo il cuore di chi viene direttamente coinvolto.
Ma chi è Flavio Campagna? Negli anni 90, a Los Angeles, è diventato uno dei pionieri della motion graphics televisiva, con uno stile che ha influenzato molti designer e registi moderni. Oggi lavora come Stencil Artist in giro per il mondo. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte Paolo Toschi di Parma con la qualifica di Maestro d’Arte, con la specializzazione in Grafica Pubblicitaria. All’età di diciannove dirige e produce il suo primo videoclip “The Return Of The Dieux Vivants”, di cui scrive anche il testo su musiche dei Kirlian Camera; verrà presentato al Festival Cinematografico “Incontri Cinematrografici di Salsomaggiore”.

Nei primi anni ottanta lavora a Parma come Designer Grafico per lo studio di Augusto Vignali, collaborando con Fiorucci, Moda In, Tempest, Electric, Sumo e inoltre realizza copertine di dischi per l’etichetta discografica indipendente ‘Italian Records’ per Kirlian Camera e N.O.I.A. Successivamente si sposta a Londra, dove lavora come Designer Grafico con i Magazine musicali ‘Just Seventeen’ e ‘Smash Hits’. Collabora inoltre con lo Studio Stylorouge, lavorando su layout di libri per Adam Ant e Billy Idol. Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta torna in Italia e lavora a Roma come designer per lo studio di Mario Convertino e collabora con la Rai, Canale 5, Rete 4, Italia 1, Whirlpool, Enel, Cinecittà. Con il regista Giandomenico Curi, realizza video musicali e promo per Bungaro, Tullio De Piscopo, Claudio Baglioni, Renato Zero. È inoltre per brevi periodi l’ Art Director delle riviste Tuttifrutti, Metal Shock e Zut.

Ma le proposte dall’America non tardano ad arrivare. Nei primi anni novanta si sposta ad Hollywood per lavorare presso il prestigioso studio “Pittard Sullivan Design” e realizza sigle per CBS, Playboy Channel, E! Entertainment Television, CNN. E’ stato co-regista, con il fotografo Armando Gallo, del videoclip “Even Better Than The Real Thing” (Version2) degli U2. Tanto bella quanto sconfinata la lontana America, terra ricca di cultura e opportunità, che certamente a Flavio non sfuggono e infatti si sposta a Venice, California, dove apre la sua casa di produzione e design televisivo “Kampah Visions”, dove dirige spot per le più grandi agenzie pubblicitarie del mondo  per clienti come: Cherry coke, Toyota, Intel, Hyundai, Hbo, Avon, New York Life, Nexxus, Nike, Apple, Adobe, Radius, Espn, Espn2, ABC, E! ,Ericsso, Wired, Pac Bell, CNN, Northest, Blockbuster, Standford Hospital, Avon, Replay, Toto. Riceve numerosi riconoscimenti; vince un EMMY Award per la regia di una sigla per la ABC Television; la pubblicità per la Cherry Coke entra nella collezione permanente del MOMA “Musem of Modern Art of New York” come una delle migliori 60 pubblicità dell’anno.  E’ considerato un pioniere, promotore e testimonial della rivoluzione digitale televisiva su Desktop, dirigendo video per Apple, Adobe e Radius e apparendo in molte riviste di settore e presenziando in molte conferenze internazionali come per l’AFI “American Film Istitute” di Los Angeles.  Sul finire degli anni novanta invece, dirige a San Francisco una campagna di dieci pubblicità per ‘HALLMARKS” per Colossal Pictures. Si sposta poi a Bali, in Indonesia, dove dirige il video promozionale per la EBF “Enviromental Bamboo Foundation” della nota Interior Designer Linda Garland. Un’attività che non lo tiene certamente fermo e che lo porta a lavorare in Australia, a Sydney, dove dirige la sigla ufficiale delle Olimpiadi di “Sydney 2000” trasmessa in contemporanea in 52 nazioni nel mondo. Ha diretto promo e pubblicità per Sony, HBO e VOI. Finita la gratificante esperienza, torna a Los Angeles e lavora per tre mesi a fianco del regista Ridley Scott e del produttore esecutivo Jerry Bruchkeimer per la realizzazione della sequenza iniziale dei titoli del film “Black Hawk Down”, vincitore di due premi Oscar. L’Italia e le radici che lo legano al bel paese lo spingono a trasferirsi a Milano nei primi anni duemila, dove collabora per un anno come Direttore Artistico per Sky Italia, e poi produce due campagne pubblicitarie per la Protezione Civile con i disegni di Leo Ortolani, il noto autore del fumetto Rat Man. Sempre per Sky Italia, dirige e auto produce quattro cortometraggi umoristici della serie umoristica “Beppe” e in seguito i film indipendenti Long Format “Felino” e “Ciao Bella Ciao”. La sua attività lavorativa si svolge tra Roma, Parma e Los Angeles. Collabora come illustratore per “Il Fatto Quotidiano”; per la Frame by Frame di Roma dirige la Broadcast ID del canale satellitare greco Nova Cinema; dirige il video musicale “Wonderful” di Gary Go per Amazon.com USA tra le tante altre cose. Dal 2011 ad oggi la sua principale attività è quella di Stencil Artist che lo impegna a tempo pieno nella realizzazione di opere su grandi tele, tavole e pareti. Oltre ad esibire le sue opere in Gallerie e luoghi pubblici prestigiosi, i suoi lavori di Street Art sono visibili in giro per il mondo tra l’ Italia, gli Stati Uniti e Cuba. È stato tra le tante cose anche Resident Artist della FARM CULTURAL PARK di Favara dove ha realizzato una delle sue opere più grandi e famose PUT IN THE TRASH. Attualmente è ospite a Roma presso lo studio MAN TO DESIGN impegnato nella realizzazione di una nuova collezione di opere d’Arte dal titolo FANTAcoSCIENZA .

‘FantaCOscienza” è il titolo della mostra di Flavio Kampah, inaugurata Il 14 giugno scorso presso la Galleria FONDAMENTA in Via Arnaldo Fraccaroli (Angolo Via Guglielmo Stefani). La mostra è stata estera  e sarà possibile visitarla fino al 10 luglio, data in cui si terrà una grande festa. Un viaggio lisergico tra lo spazio infinito e pigmentato dei colori, rievocando indissolubilmente la memoria storica di personaggi che hanno trasformato l’universo infinito in una fantastica storia da raccontare.

Noi abbiamo intervistato Flavio Kampah e ci ha parlato della mostra, della sua vita e dei suoi progetti.

– ‘FantaCOscienza’ è il titolo della tua mostra. Come nasce questo progetto?
E’ un argomento che mi affascina da sempre. C’è stata questa occasione che è nata dai materiali: a volte l’ispirazione non viene soltanto dai soggetti. Ho trovato questi pannelli arrugginiti che erano in un magazzini qui vicino allo studio, con queste ruggini organiche che son venute negli anni si sono create delle texture meravigliose e ho pensato di utilizzarle come fondali per una serie di ritratti. Ho utilizzato altri materiali come le resine, le luci a led, oltre alla pittura con le bombolette a spray. L’allestimento sarà molto importante perché ci saranno delle luci che fanno parte delle opere e sono all’interno dell’opera stessa dando alla galleria un aspetto diverso. Ci saranno tra le dieci e le quattordici opere.

– Che cos’è per te lo spazio per te?

Lo spazio è una metafora di vita, quella che conosciamo, che c’è dopo la morte, che c’è stata prima della nostra nascita, perché noi secondo me torneremo nello stesso magma da cui siamo venuti. Siamo stati morti nell’eternità prima di nascere, torneremo ad essere morti quando moriremo. Rappresenta un parallelo fisico-materico che è l’aldilà, dal punto in cui saremo quando non ci saremo. Mentre invece adesso ci siamo perché ce lo testimoniamo a vicenda, infatti per me la condivisione è una cosa fondamentale della vita.

–  ‘FantaCOscienza’ rievoca due concetti: la ‘fantascienza’ e la ‘coscienza’. Un concetto illusorio, fantasioso e un altro, invece, reale e tangibile. Come si bilanciano ambedue le cose?

La fantascienza è si fantasia, ma è fantasia che crea immagini di cose che si possono vedere, fare, nella maggior parte dei casi vengono fatte e ottenute. Per me il concetto di fantascienza è un anticipare quello che poi succederà veramente, quindi non è astratto, è abbastanza concreto. In tutto questo fa parte anche la fantasia che ha a che fare con la coscienza, nella ricerca del miglioramento della razza umana. Il concetto di fantascienza che io amo è quello positivo, che ti da degli ideali, delle cose a cui mirare, a cui sperare, delle leggi. Uno dei miei autori di fantascienza preferiti è Isaac Asimov: secondo me ci saranno leggi che verranno applicate perché non solo lui le ha pensate, ma nei suoi romanzi ha pensato tutto quello che potrebbe succedere una volta che queste leggi verrebbero applicate. Stiamo parlando di queste cose adesso dopo trent’anni. Quei libri sono come dei trattati, non sono solo libri di fantascienza. E’ un altro esempio di come la fantascienza è anticoscienza umana applicata alle macchine, allo spazio, a tante cose.

– Nella tua arte raffiguri spesso personaggi politici, giocando con la loro immagine…

Dopo l’avvento di Trump e i miei ultimi lavori politici che erano soprattutto incentrati su di lui, ho deciso di parlare d’altro, non ho voglia in questo momento di confrontarmi con la politica e ho deciso di occuparmi di Fantacoscienza anche perché come artista avevo bisogno di un’altra direzione, nel tentativo di dare una speranza attraverso personaggi che non siano politici ma che possano ispirare le persone come Elon Mask, Stephen Hawking, che è venuto a mancare mentre stavo facendo questa collezione e gli ho dedicato un’opera; Kubrick e il cinquantenario dell’uscita di ‘2001-odissea nello spazio’, un film che quando l’ho visto ero molto piccolo e mi ha segnato tantissimo. Per me lui è stato un grande regista, una grande ispirazione. Poi c’è ‘l’uomo che cadde sulla terra’.

  • Cosa rappresenta per te la riqualificazione di uno spazio abbandonato?
    E’ la gioia più grande. Non fai un’opera che viene rilegata bene nei salotti, nei musei o nelle gallerie, ma essendo un’opera all’aria aperta ha un’influenza continua, giornaliera sul tessuto urbano di cui l’opera fa parte. Cambia il paesaggio, cambia l’umore delle persone che la vedono. Per me, come artista, è un valore aggiunto. E’ un regalo alla comunità, un qualcosa che mi fa sentire meglio e quando mi viene chiesto e offerto sono sempre molto contento.

(Angelo Barraco)