Davide Torrente - Il cinema dei fratelli Vanzina - Gordiano Lupi, Davide Magnisi, Michele Bergantin

Davide Torrente – Il cinema dei fratelli Vanzina – Gordiano Lupi, Davide Magnisi, Michele Bergantin

 

Gordiano Lupi, Davide Magnisi, Michele Bergantin

 Il cinema dei fratelli Vanzina

 Il Foglio Letterario – 494 pagine – Euro 20,00

Link diretto al libro

 Il cinema dei fratelli Vanzina, edito da Edizioni Il Foglio, scritto dai critici cinematografici Gordiano Lupi, Davide Magnisi, Michele Bergantin, è un’opera monumentale di quasi cinquecento pagine, esaustiva su tutta la parabola dei due fratelli cineasti attraverso quarant’anni di cinema che hanno raccontato, a modo loro, una parte della storia e della società italiana. Il cinema dei Vanzina può piacere o non piacere, per alcuni sono sempre stati sinonimo di vuotezza, di inutilità messa sullo schermo, per altri il paradigma del divertimento in sala, della spensieratezza, ma sicuramente hanno saputo raccontare il nostro Paese con divertita leggerezza, talvolta con svagatezza, sempre con ironia.

Il libro presenta tutta la loro filmografia accuratamente commentata da Gordiano Lupi, dei saggi critici su alcuni dei nuclei tematici del cinema vanziniano analizzati con precisione da Davide Magnisi e una lunghissima serie di interviste, preziosissime testimonianze, a tutti quelli che hanno incrociato il cinema dei fratelli Vanzina, una sezione curata da Davide Magnisi e Michele Bergantin. Ci sono veramente quasi tutti gli attori, da Claudio Amendola a Ezio Greggio, Carol Alt, Antonello Fassari, Nancy Brilli, Vincenzo Salemme, Lino Banfi, Massimo Ghini, lo stesso Enrico Vanzina e poi i loro produttori e anche registi come Luca Guadagnino e Gabriele Mainetti, oltre ad altri sguardi critici dal passato al presente (compresi quelli di Walter Veltroni e Maurizio Costanzo) che accompagnano una storia cinematografica unica. Concludono il libro una galleria fotografica e alcune curiosità dai set vanziniani.

Il libro non è un semplice omaggio ai fratelli Vanzina, non è un’agiografia da fan, non è neanche un elenco delle stroncature che i fratelli cineasti hanno accumulato nel corso degli anni, ma un tentativo di comprendere le origini di quel cinema e il motivo del loro successo popolare, perché è stato il pubblico a permettere che il loro cinema durasse per quarant’anni e ci accompagnasse, tra sorrisi e sghignazzi, polemiche e attese, cadute di stile e sorprese. Alcuni titoli sono rimasti nell’immaginario collettivo, da Sapore di mare a Yuppies, da Vacanze di Natale a Sotto il vestito niente. Il cinema dei Vanzina può piacere o non piacere e molti sicuramente storceranno il naso di fronte a un volume così curato e così lungo su due cineasti disprezzati da molti cinefili, ma lasciamo perdere ogni snobismo e occupiamoci di cinema e della storia del cinema. E i fratelli Vanzina, senza dubbio, ne fanno parte a pieno titolo. Lupi, Magnisi e Bergantin hanno il merito di farcelo capire.

 

Davide Torrente