Fabio Strinati – “Fusioni”, “A un uomo”, “Requiem”
FUSIONI ( A Guido Monte )
Piccoli sorsi d’ossigeno fusi nel tuo respiro
calmo il mare di Sicilia le tue mille storie
ricercate nel tuo profondo sguardo, anima
sacra in un leggìo cosmico trasmesso
nelle vibrazioni l’Universo tutto
che in te si espande e convive.
Dietro lenti d’occhiale, la vista sulle cose
nitide, gli odori di Borges in un diaframma
culturale di pianeti: caotici pensieri, frasi
appiccicate su fogli eleganti col cuore
che musica crea e compone;
spazio nel tempo smussa angoli, intravede
linee sciogliersi come miscele fra le rime
di un pentagramma le sue pause
multilingue e visive.
(Fabio Strinati)
A UN UOMO ( Ad Antonio Tabucchi )
Nato a Pisa ma cresciuto a Vecchiano. Anima viaggiatrice
per la profonda Europa, col seme nel guizzo
dell’intelligenza e una penna portoghese armonizzata
tra le dita. Il viso, forse un poco scavato e negli occhi, il sole caldo
di Lisbona; sguardo come tracce lungo strade d’ombra,
alcune assolate. Alberi mossi dal vento tra musiche del fado:
guitarra portoguesa o cavaquinho intrise di saudade…
nostalgia mistica nella dimensione del poeta errante
dispiegato al vento verso ritmi da baixo
con occhi sul futuro, forse, una musica distante!
(Fabio Strinati)
REQUIEM ( Ad Antonio Tabucchi )
Parole vere escono dalle bocche di personaggi
della capitale portoghese. Come sogni, lunghi i viaggi
in un clima ad Azeitao di ormai defunti eroi
o vivi seppur fatui fuochi d’immaginazione dalla tempra
bruna e focosa. Pessoa, o fantasma d’una vita
del narratore con l’oro del mattino in preda alla voce
sulle note del Venditore di Storie; “ storia e riflessione “
come fumo da un camino per l’eterna anima
degli incontri all’esistenza dell’ultima giornata.
(Fabio Strinati)
Commenti recenti