Vincenzo Trama - Il professore e altri narcisi - di Raffaele G. Zagaria

Vincenzo Trama – Il professore e altri narcisi – di Raffaele G. Zagaria

Raffaele Gianluca Zagaria

Il professore e altri narcisi

Self publishing – 172 pagine – Euro 13

Link diretto al libro

Raffaele Gianluca Zagaria, autore de Le storie di Alioscia K., di cui ho parlato QUI, si è palesato con il sottoscritto. Sono le cose belle di quando si scrive di autore X per il piacere di averlo incontrato nelle parole di un libro, senza i filtri delle Agenzia Stampa (mando copia promo?) o amici degli amici di certi amici (mando copia promo?). 

Mi ha scritto dicendomi di aver letto la mia piccola rece, segnalata dal fratello. Ha avuto la gentilezza di inviarmi una copia aggiornata di Alioscia e anche la sua nuova raccolta, Il professore e altri narcisi. E ne parlo, perché autori come questo sugli scaffali delle librerie non ci arrivano, figurati poi se si ostinano a scrivere racconti come insiste a fare Raffaele.

Sì perché a differenza di Alioscia in questa nuova raccolta di diciannove racconti si perde sicuramente il disincanto sottilmente ironico che aveva caratterizzato la prima opera di Zagaria. Maturazione, cambiamento, esasperazione, forse incazzatura, chiamatela come vi pare; quel che si intuisce è che certo qualcosa nell’autore si è come incrinato, affilando ancor di più la lama del suo sarcasmo. Si penetra di netto nelle carni dei protagonisti, straziondone l’anima fino a sentirne venire fuori quasi le grida: Sangue e merda, Il cowboy, Adolfo e la guerra, Squinternati, Noi volevamo, Il pedone sono forse gli esempi più eclatanti di una narrazione cruda, cattiva e dolente, come non ne leggevo da tempo. Pare di essere tornato indietro ai tempi del Nove di Woobinda, quello che con il bagnoschiuma Vidal preoccupava il mondo civilizzato più del temutissimo Millenium Bug. I marchi tornano prepotentemente anche qui, simboli di una società consumistica che parla per réclame, in costante ricerca di un’identità di sé che non sia già brand. Gino Paoli e Drupi, persi nel libro come alieni alla Flaiano, sembra che Zagaria ce li abbia infilati apposta: che cazzo vuole la gente da loro, alla fine?

Si dilatano i polmoni solo in testi come Il prestigio, L’ipovedente, L’uomo gancio, Relax, Lo scrittore con l’asma, dove torna il bizzarro stile surreale e grottesco dell’autore, quasi un suburban weird che non manca di divertire, anche se spesso con un riso più che amaro. Faro della raccolta, che illumina il centro del libro quasi come uno spartiacque fra le due facce della stessa medaglia, Il progetto; racconto unico, quasi un messaggio in una bottiglia che indica ancora una traccia, forse ancora una speranza. 

Una raccolta di racconti che si legge d’un fiato, pur mozzandotelo. I racconti sono tutti piuttosto brevi, raramente si va oltre le otto/nove pagine, fedele ad una scelta stilistica già presente in Alioscia. L’assurdo – che poi tanto assurdo non è – è che alla fine sia Alioscia che il Professore e altri narcisi sono usciti autopubblicati. Ebbene sì. Non basta arrivare in fondo a un Calvino o scrivere bene, con personalità, per vedere un editore decente sollevare almeno il sopracciglio – mica un anticipo, ci mancherebbe –. Serve il romanzo. Il giusto agente. Buoni contatti. Un botto di culo. E un sacco di altre cose di cui io e Raffaele abbiamo parlato e parleremo, senza filtri, come facciamo qui in questa rivista/portale/sito/piazza/lido/banco/pub/chiosco. 

Ci trovate lì, non in vetrina, se volete. Noi, la gente come Alioscia e tutti quelli che non vogliono finire come Drupi.

Vincenzo Trama