Vite Narranti - Premiazione micro racconti "Vite Narranti" 2023

Vite Narranti – Premiazione micro racconti “Vite Narranti” 2023

I GIURATI
Desirée Monfreda
Nata a Roma, Docente di Lingue e Letterature straniere e traduttrice letteraria, interprete di simultanea con una forte curiosità per le diverse culture con cui entra in contatto nelle esperienze di vita e lavorative all’estero. Scrive per la rivista digitale Poémame e collabora per varie associazioni per la promozione
di eventi culturali tra Italia e Spagna. Alla ricerca costante di arricchimento attraverso lo studio sul continuo mutamento proprio di una lingua, delle sue varietà linguistiche e delle infinite rappresentazioni culturali del mondo che ne derivano.


Andrea Piana (Roma, 1979)
Professore di Filosofia e Storia, ex redattore per la rivista online Confederazione Italiana, ex cooperante in svariati campi di lavoro internazionale, studioso e divulgatore di Geopolitica. Dalle formali professionalità verso la propria piccola, vagabonda e vera vita. Piccola, perché racchiusa e dischiusa tra e da quintali e quintali di libri. Vagabonda, poiché mai soddisfatto a livello ideologico, perenne viaggiatore filosoficamente e telluricamente, felice peripatetico tra i banchi di scuola. Vera, finché continuerò a pormi domande e a credere (con riserve nell’uomo, in toto nell’amore, nell’odio e nella Cultura, quasi a Dio).


Raymond MartinRoma (1973)
Dottore Commercialista, laureato anche in Editoria e Scrittura. Trascorre la propria vita tra scartoffie amministrative e sogni letterari. Appassionato di giornalismo, radio e scrittura, esprime i suoi sogni ed interessi personali sul blog www.vitenarranti.it.

Storia di un uomo – Marco Penna

Non siamo nati per sorridere, mi disse.
E lo disse con lo sguardo serio e triste di un uomo rassegnato.
Provai tristezza per le sue parole e pena per i suoi occhi piccoli, affossati e spenti.
La sua era stata una vita dura certo, ma lui aveva serbato tutto il male ricevuto nutrendosene e nutrendolo a sua volta, tanto da farlo crescere e divorare ogni sua speranza, ogni sua ambizione, ogni emozione positiva che ancora gli restava.
Perché?
Come può un uomo ridursi in questo stato? Come può rinunciare al tempo che gli resta, per espiare una pena così grande per un peccato non commesso?
Era chiaro che tanto dolore non poteva venirgli dall’odio, ma solo dall’amore.
L’unico sentimento che può ucciderci è l’amore. Era quella la sola spiegazione plausibile, anche se non la comprendevo, perché io dell’amore non mi ero mai fidato e non l’avevo mai lasciato andare oltre la mia carne.
Lo salutai, commiserandone il dolore e sorrisi dicendomi, che per me era tempo di evitare un altro amore.

Biografia: Artista e poeta italiano residente in Francia. Il suo bisogno di esprimere il suo mondo interiore lo ha recentemente portato a cimentarsi anche con la poesia, oltre che con la pittura, per provare a mettere anche in versi la poesia di cui sono impregnate le sue opere pittoriche e per avere un mezzo d’espressione alternativo, o semplicemente complementare, al linguaggio pittorico.
Ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, sia in campo artistico che letterario, in Italia e all’estero.
Hanno scritto di lui i critici: Eraldo di Vita, Pasquale Solano, Raffaele De Salvatore. La rivista “EuroArte” pubblica regolarmente le sue opere e di lui si sono occupate anche le riviste: “Il Convivio” (Italiana); “PassaParola” (Franco-Lussemburghese) e “EMQ” (Canadese).

Amare è per-donare – Luigi Coppola

Un giorno un giovane disse a una donna: «Parlami d’amore». Ella gli disse: «La parola “amore” potrebbe provenire dal latino “a-mors” ovvero “senza morte”. Questo è vero ma solo in parte, perché amare significa sempre un po’ morire, solo che più muori d’amore più l’amare qualcuno ti riporta in vita. Quante volte ho dovuto ammettere che “amare” è talvolta “amaro” e che donare la vita per la persona amata non può che avere un solo motivo: la gratuità stessa dell’Amore. Sai, “amare” mi fa pensare a un altro gioco di
parole: “a-mare” ovvero “senza mare” e dunque (poiché il mare in alcune culture antiche simboleggia le forze del male) “senza male”, senza tener conto del male ricevuto.
Amare, quindi, è perdonare, anzi per-donare, cioè “donare per” qualcuno la propria vita gratis». Il giovane, non appagato, le disse: «Insegnami ad amare». Ella spalancò le braccia ed egli notò sul suo cuore una piccola croce. In quell’abbraccio trovò l’Amore che in anticipo l’aveva per-donato.


Biografia: Nato a Napoli nel 1987, dopo la maturità conseguita presso l’ITC “A. Torrente” di Casoria (NA) e una breve esperienza come tirocinante infermiere presso l’AORN “V. Monaldi” di Napoli, ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso la PFTIM Sez. “San Tommaso” di Capodimonte (NA). La sua passione per la scrittura è trasversale a tutte le esperienze formative alle quali ha partecipato e che egli stesso ha condotto.
Attualmente è Licenziando in Teologia biblica presso la PFTIM Sez. “San Luigi” di Posillipo (NA).

L’abito – Luisa Patta

La sera, quando ti raggiungo, tolgo i vestiti stanchi del giorno e ti trovo ad aspettarmi. Non abbiamo mai avuto bisogno di parole per capirci, o di appuntamenti per trovarci. O di anelli, promesse, sacramenti per restare uniti. Ma è sacro il mio posarmi su di te, ogni sera. Ascoltare il tuo respiro, spogliarmi delle paure, di ciò che a nessuno mai ho detto, di quello che mi rende vulnerabile. Tu sei qui a rivestirmi, ogni sera, come un sarto modelli su di me l’abito con cui io mi sento forte.
Che, a guardarmi, tutti pensano sia mio quello che vedono, che io sia fatta così.
E invece esiste grazie a te la parte migliore di me.
Viene dal nostro amore, la luce che non conosce buio. Neanche quando è
notte, neanche quando il giorno finisce e siamo storditi di stanchezza in un
modo che quando ci siamo conosciuti non sapevamo neanche immaginare.
Eppure, siamo ancora gli stessi. E senza parole, appuntamenti, anelli, promesse e sacramenti, ci ritroviamo
ogni sera qui. E se io mi spoglio, tu mi rivesti.


Biografia: Luisa Patta, nata a Perugia nel 1985, vive immersa nella natura delle colline senesi, dove ama perdersi durante il tempo libero. Laureata in Scienze dell’Educazione, è educatrice d’infanzia presso il Comune di Siena e mamma appassionata.
Definisce la sua scrittura come movimento e un esercizio quotidiano di empatia. Scrive per tenere a mente, scrive per tenere a cuore. Trasmette il suo grande amore per le storie a tutti i bambini che incontra, organizzando laboratori di lettura e di scrittura creativa per bambini tra Umbria e Toscana.
Predilige la scrittura in forma breve, misurandosi sia con favole per bambini sia con racconti di narrativa per adulti.
Negli ultimi due anni, i suoi racconti hanno vinto più di sessanta premi a livello nazionale.
A settembre 2022 ha esordito con il suo primo libro intitolato Umane traiettorie. Percorsi dentro di sé e oltre di sé, edito da BookTribu edizioni.
Umane traiettorie ha ricevuto la menzione speciale Racconti al 7° Concorso letterario di BookTribu, l’Encomio della Giuria al Concorso Internazionale Città di Cefalù 2023 ed è 3° classificato al Premio Letterario Mino De Blasio 2023.
Attualmente, è Finalista al Premio Kahleidon 2023.