“Sei sei sei” di Luigi Cristiano

Che non tirasse buona aria lo si sapeva da un pezzo; ma quel giorno La Bestia si svegliò con le corna storte, fece una doccia di fuoco, e senza spegnersi tuonò :

«Non è ammissibile! Astaroth, Lilith, Belial, demoni tutti, venite a Me!“»

Immediatamente un volo di anime perdute lo raggiunse e si prostrò ai suoi zoccoli. La Bestia li incenerì letteralmente con un solo sguardo, aspettò che il fumo si diradasse e con voce minacciosa chiese.

«A che punto siamo con l’Apocalisse?»

Nessuno osava parlare, quando c’era odore di pece bruciata non era mai un buon segno; e il fatto che La Bestia ardesse ancora voleva dire che la misura era quasi colma.

«Ci siamo quasi mia Perfidia.» disse Belilal Il malvagio.

«Ormai è questione di poco, Mio Vento e Tuono.» disse Lilith la tempesta.

«Ci stiamo lavorando Mia Immonda Inedia.» disse Astaroth il pigro.

«Ci state lavorando? E me lo dici tu Astaroth, che non muovi il culo neanche se te ne prestano uno a perdere?
Parliamoci chiaro. Abbiamo fatto una figura di merda al cambio del millennio, abbiamo ciccato la profezia dei Maya, di Anticristi non se ne parla. Non venite a dirmi che dobbiamo aspettare gli Elhoim nel 2035 o Apophis l’anno dopo!
Voglio una Apocalisse come IO comando entro breve! Non fatemi incazzare più di quanto già lo sia.»

«Ma Mia Schifezza Eterna ci abbiamo provato, ci è andata male. I segni li abbiamo inviati tutti, è anche inutile che Ve li elenchi.» disse Abaddòn il perduto.

«Segni? Segni!» gridò la Bestia.

«Non me ne faccio una maledetta fava dei segni, voglio quelle anime ADESSO! I gironi si stanno svuotando, per la Bile di Behemoth!
Agli inizi del 900 Abbiamo investito, ampliato i gironi, ve lo devo ricordare? Sono lì a fare un cazzo! 
I Nazisti dicevate, i Nazisti… 
Non so quasi più come massacrarli quei fottuti tedeschi! Gli unici che arrivano sono i politici e qualche terrorista. E quelli giù intanto si riproducono come conigli.
Ci vuole una Apocalisse, dobbiamo estirpare l’umanità, dobbiamo!
Non posso perdere la mia credibilità.»

I demoni tremavano; la fiamma della Bestia aveva preso un colore azzurrino, mancava davvero poco che raggiungesse il calor bianco.
Dal fondo una voce tremante si alzò.

«Mio Divoratore di Anime, Mio Abisso di Nefandezze, Mio Putrido Signore; io una idea ce la avrei, ma non so se la mia ignobile opinione potrebbe calmare la Vostra giusta ira.»

«E tu chi sei, blasfemo verme strisciante?»

«Bubi, demone di nono ordine, senza ali e alitosi. Sovrintendo i peccati veniali, tipo usare i Chupa Chups per usi non convenzionali. E servo il Mio Signore come posso.»

Nel silenzio più assoluto si sentì qualche risata soffocata, spenta immediatamente dal parlare della Bestia.

«Bubi, in tutta disonestà devo dire che hai un nome che fa cagare per essere un Demone. Comunque una idea è sempre meglio di nessuna idea, ti concedo di parlare.»

Bubi respirò a fondo l’aria di zolfo e ammoniaca che soffiava dalle nari del Padrone, e alzatosi puntò un dito verso l’alto e disse.

«Lui. Lasciamo fare a Lui. Non facciamo nulla, non schieriamoci, non interferiamo. Lasciamo che combatta contro se stesso. Lasciamo che nel suo Nome l’umanità si armi, lasciamo che per la sua gloria si scateni il terrore. È vero, laggiù sono dei mentecatti ma se c’è una cosa che sanno fare è scannarsi tra di loro.
Perché una sola Apocalisse? L’Apocalisse inizia ogni giorno sulla terra, migliaia di piccole Apocalissi, per ora ancora circoscritte, quasi personali, ma sono costanti, continue, inarrestabili. Lui ha le mani legate, non può intervenire, ha lasciato loro la scelta tra il Bene e il Male, e il Male, gli umani, lo sanno fare per bene. Lasciamo che sia Lui la causa di tutto, che finisca quello che ha cominciato. Ritorna alla radice del tuo nome, risplenderai di un buio assoluto. La Tua Verminosa Gloria trionferà.»

Le fiamme che avvolgevano la Bestia persero calore, le nari smisero di sbuffare. Si mise la mano sul mento cornuto con fare pensieroso. Ci fu un eternità di silenzio in un solo attimo.

«E così sia.» disse.

«Che crolli sotto la Sua stessa gloria, che sia dimenticato da chi lo vuole glorificare, che mieta i frutti del Suo creato.
Finché verrà chiamato con nove miliardi di nomi e ci sarà un solo Lucifero, verranno a Me.»